I partecipanti al Congresso Polacco dei Ministranti, insieme ai Cappellani e ai Guardiani, hanno preso parte alla Santa Messa presso 12.00, commemorazione del 103° anniversario della riconquista dell'indipendenza della Polonia
Circa 140 giovani rappresentanti di 9 parrocchie mariane (a Skórc, Warszawa-Praga, Warszawa-Stegny, Warszawa-Marymont, Góra Kalwaria, Lublin, Rdzawka su Mariankach e ospiti di Lichen Stary). “Si sono riuniti in gran numero per approfondire la loro relazione con Dio, con Maria e gli uni con gli altri; grazie per essere un altare, cioè uno che serve, che è più vicino all'altare, guarda Cristo». - ha detto p. Janusz Kumala, MIC, incoraggiandoli a pregare per i chierichetti in modo che la loro presenza all'altare fosse fruttuosa, anche nella tarda vita adulta.
"Il National Independence Day richiama l'attenzione sulla questione della Patria, per la cui libertà ringraziamo, ma chiediamo anche di esserne responsabili e di trovare in essa il nostro posto" - ha sottolineato il curato curatore. “Oggi vogliamo guardare alla nostra patria con speranza. Non perché sta crescendo economicamente. Le giovani generazioni sono speranza per il futuro della Patria. Ecco perché è così importante sostenere coloro che sono alle soglie del modo in cui possono viaggiare qui o andare oltre i confini del nostro Paese".
Secondo p. Kumali, il nostro amore per la Patria dovrebbe essere espresso attraverso la memoria e la gratitudine. “La memoria del passato, quello che è successo in questa terra, le persone che qui hanno lavorato e lottato per la sua indipendenza e libertà. Dovrebbe essere associato con gratitudine alle generazioni che sono venute prima di noi, costruendo il nostro sudore e il nostro sangue oggi. Il fatto che abbiamo una patria, il cui nome è Polonia, lo dobbiamo alle generazioni precedenti" disse il Mariano.
Durante l'Eucaristia, la preghiera ha circondato tutti i polacchi che governano il nostro Paese, la diaspora polacca che vive in diverse parti del mondo, così come per coloro che sono morti in difesa della libertà e della sovranità della nostra patria. Dopo la liturgia, c'è stato un concerto di canti patriottici eseguito dal Quintetto d'Ottoni del Santuario, composto da diplomati e studenti delle Accademie Musicali di Poznań, Łódź e Bydgoszcz. Il pubblico poteva sentire, tra gli altri La marcia dei "Panzer boys", che è la canzone della prima divisione corazzata del generale Stanisław Maczek, la canzone "Maki" e "About my rosemary" o "Wojenko, wojko".
Testo e foto: Ufficio Stampa Santuario